La Cattedrale di Cefalù, Patrimonio dell’Umanità

La Cattedrale di Cefalù dal 3 luglio 2015 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità all’interno del Sito Seriale Italiano Unesco “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”.

Il sito comprende nove beni monumentali, sette dei quali si trovano nella città di Palermo, il Palazzo Reale e la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, la Chiesa di San Cataldo, il Palazzo della Zisa, la Cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta e il Ponte dell’Ammiraglio, la Cattedrale di Cefalù e la Cattedrale di Monreale.

I monumenti in questione racchiudono i tratti inconfondibili dell’architettura arabo-normanna. Tessere di un mosaico capaci di ricostruire la magnificenza dell’epoca dei normanni in Sicilia (1130-1194), testimonianze di un passato frutto di linguaggi eterogenei fusi in un perfetto connubio.

Le arti Islamiche, bizantine e latine rappresentano il fulcro straordinario del sincretismo culturale che rivive oggi in queste opere di immensa sublimità, dove maestranze differenti danno vita ad una civiltà nuova, multiforme, che di fatto costituisce l’anima centrale dello stile arabo-normanno. Avviene così che la pacifica convivenza sociale tra i popoli si riversi con estrema meraviglia nel tessuto urbano e nelle manifestazioni artistiche ed architettoniche del periodo.

Il progetto di candidatura per il riconoscimento di Patrimonio Mondiale del sito è stato promosso dalla Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, con i contributi della Fondazione di Sicilia e dei Comuni di Palermo, Cefalù e Monreale; degli arcivescovati delle diocesi di Palermo, Cefalù, Monreale e dell’Eparchia di Piana degli Albanesi.

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