“Foto di Danila Saja”
Tuffi in acqua uno dietro l’altro, applausi scroscianti, urla di incoraggiamento, il mare che luccica accecante sotto il sole delle prime ore pomeridiane, una folla di colori sulla spiaggia, i nomi dei giocatori urlati al microfono che fanno eco in lontananza, i tanti volti dall’espressione accigliata intenti ad osservare il lungo palo che ondeggia, unto e scivoloso, sotto i piedi scalzi di chi lo percorre con astuzia. Tutto questo è la ‘Ntinna a mare.
Il 6 agosto a Cefalù si festeggia il Santissimo Salvatore ed in suo onore si svolgono, oltre le consuete celebrazioni, molti momenti ludici, tra cui il più antico è la ‘ntinna a mare. Si tratta di un gioco tradizionale in cui 17 partecipanti, appartenenti ad antiche famiglie di pescatori cefaludesi, si sfidano per riuscire ad afferrare una bandiera raffigurante il volto del Santissimo Salvatore, posta all’estremità di una trave di legno lunga 16 metri, fissata sul molo e sporgente in mare. Tutto sembra essere estremamente semplice se non fosse che la trave viene cosparsa di sapone e grasso, in modo da rendere la sfida molto più difficile di quanto si pensi.
Le origini del gioco sono ad oggi sconosciute e non ci sono fonti certe riguardo la sua prima comparsa. Si suppone che il gioco sia nato in occasione del terremoto del 1783 che coinvolse la Sicilia e la Calabria, distruggendo molti paesi ma lasciando indenne Cefalù. Dunque come ringraziamento al Santissimo Salvatore per aver protetto la città. Questo spiega il numero dell’edizione che ogni anno compare sui manifesti che adottano il 1783 come data di riferimento.
Secondo altre possibili ipotesi le origini del gioco sarebbero molto più antiche e risalirebbero all’usanza che i marinai avevano, a bordo delle antiche imbarcazioni navali dotate di bompresso a prua, di sfidarsi lungo questa asta per passare il tempo, probabilmente utilizzando un pezzo di stoffa che veniva posto all’estremità. Infatti, sebbene il gioco sia molto famoso a Cefalù, si svolge con caratteristiche molto simili in varie città siciliane come Sciacca, Augusta e Porto Empedocle..
Non sappiamo con certezza quando questa tradizione abbia avuto origine a Cefalù, ma nonostante ciò la ‘ntinna a mare resta, e resterà sempre, un appuntamento imperdibile con la tradizione popolare, un’occasione unica per assistere ad uno spettacolo denso di folclore, che annualmente raduna la gente del luogo durante uno dei momenti più caratteristici della storia cefaludese, attirando turisti curiosi ed entusiasti per l’atmosfera gioiosa e allegra che si respira durante le ore pomeridiane del 6 agosto, presso l’antico molo della Marina.
La ‘ntinna a mare per i cefaludesi non sarà mai soltanto un gioco… essa nasconde un valore importante, una tradizione da custodire con orgoglio, un’organizzazione precisa e delle regole meticolose, un momento tanto atteso che regala sempre nuove emozioni…