La Festa dei Cefaludesi: il Santissimo Salvatore

Ogni anno a Cefalù si aspettano con trepidazione i primi caldi giorni di agosto per festeggiare il Santissimo Salvatore, patrono storico della città e titolare della Basilica Cattedrale.

I festeggiamenti iniziano giorno 2 agosto con lo spiegamento della bandiera tra le possenti torri della Basilica Cattedrale, un evento importantissimo e imperdibile per ogni cefaludese che vede sventolare il simbolo della tradizione e della fede profonda che lo lega a Gesù Salvatore.

La Piazza infatti sarà gremita di folla. I giorni di festa si susseguono il 4, 5 e 6, quando si svolge la Solenne Processione.

Le origini di questa festa sono molto antiche e affondano le radici nel racconto evangelico della Trasfigurazione del Signore, ossia  quando Gesù si rivelò ai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, come Corpo del vero Uomo e vero Dio, cambiando il suo aspetto in uno straordinario splendore della persona e nello stupefacente candore delle vesti.

A Cefalù i festeggiamenti del Santissimo Salvatore hanno però un significato ancora più profondo. C’è molto più della celebrazione di un evento descritto nei Vangeli; c’è tradizione, ci sono i ricordi di generazioni, c’è folclore, ci sono modi di dire, usanze da perpetuare, c’è la famiglia, ci sono i piatti tipici, i dolciumi e mille ricordi di serate estive calde e spensierate.

La storia di Cefalù è totalmente impregnata di una antichissima significazione che si lega al mito del Cristo Salvatore, convivendo con esso e fondando la sua identità storica, religiosa e culturale su di un legame indissolubile.

Innanzitutto, il culto di Gesù Salvatore trova il primo forte legame nella secolare costruzione della Basilica Cattedrale della Trasfigurazione, nel cui abside si erge maestoso il mosaico del Cristo Pantocratore, Cristo vestito di Luce.

La Basilica venne costruita per volere di re Ruggero II nel 1131. Secondo la leggenda, Ruggero navigava per raggiungere le coste della Sicilia quando fu colpito da una terribile tempesta. In questa occasione egli fece un voto a Gesù Salvatore promettendogli la costruzione di un grande tempio in suo onore se avesse toccato terra sano e salvo. La nave di Ruggero approdò a Cefalù, ed è qui che sorge, ancora oggi, il simbolo della città, patrimonio dell’umanità, conosciuto in tutto il mondo per la sua inestimabile bellezza architettonica.

Le prime tracce dei festeggiamenti del SS Salvatore a Cefalù risalgono al 1159 in una antica pergamena firmata dall’antivescovo Daniele.

Altri eventi che legano in maniera ancora più indissolubile il popolo cefaludese a Gesù Salvatore sono il terremoto avvenuto il 5 Febbraio 1783, a causa del quale gran parte della Sicilia e della Calabria subirono gravi danni ed ebbero molte vittime e Cefalù uscì miracolosamente indenne dal tragico evento, ponendosi sotto la protezione di Gesù Santissimo Salvatore; e le epidemie di colera che colpirono la città nel 1837, 1854 e nel 1911 per le quali venne eretta una Chiesa e ogni anno il 2 luglio si festeggia il Santissimo Salvatore alla Torre, o Salvatore piccolo, in ringraziamento della sua protezione al popolo.

Nel tardo pomeriggio di lunedì 6 agosto ha luogo la solenne processione con l’amata statua di Gesù Salvatore che con le sue braccia rivolte al cielo sembra abbracciare la folla, tra le luci delle luminarie, i canti popolari, le litanie religiose, i mille passi scalpitanti e il profumo di incenso che si mescola con la calda atmosfera della serata. Gesù Salvatore viene trasportato in spalla da più di 10 uomini per le strade di tutta la città; i fedeli per strada, affacciati ai balconi o alle finestre lo osserveranno con devozione, mandando baci e sussurrando preghiere.

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