Le vicende costruttive della Cattedrale di Cefalù furono complesse ed il progetto iniziale di Ruggero non venne mai portato a termine, come si evince da più elementi architettonici esteticamente discontinui e imputabili a tecniche costruttive differenti.
L’edificio sorge su di un piano rialzato, la grande scalinata fu costruita nel 1851, ed è preceduto da un ampio sagrato a terrazzo, un tempo cimitero.
La facciata, opera di Giovanni Panittera del 1240, presenta una doppia fila di archi ciechi ed è incorniciata tra due possenti Torri, tratto distintivo della Cattedrale cefaludese, ornate con eleganti bifore e monofore e sormontate da lanternini con alte cuspidi.
Quest’ultime si differiscono una dall’altra per la loro architettura; la cuspide sud, a pianta quadrata, ha una forma piramidale con merli simili a fiammelle che simboleggerebbero la mitra del Vescovo, dunque il potere religioso e la fiamma della carità; la cuspide nord a pianta ottagonale con merli ghibellini, rappresenterebbe la corona del re ed il potere temporale.
La Porta Regum che da accesso alla Cattedrale è incastonata in un portale marmoreo finemente scolpito, preceduto da un portico a tre archi, due ogivali ed uno a tutto sesto, realizzato nel 1471 da Ambrogio e Antonio da Como.
L’interno dell’edificio è a pianta basilicale a croce latina con tre navate separate da sedici colonne, otto per lato, sormontate da capitelli corinzi che sorreggono archi a sesto acuto a doppia ghiera. Le tre navate hanno una copertura lignea a capriate che conserva ancora in alcuni tratti pitture con decori floreali e vegetali di maestranze islamiche.